LEGNO LAMELLARE – Caratteristiche e applicazioni

La materia prima del legno lamellare

Il legno lamellare è un legno polivalente e moderno, adatto alla lavorazione pregiata, nel nostro caso, rispetto all’applicazione di scale di lusso.

E’ un prodotto industriale innovativo. Sostanzialmente è legno naturale composito lavorato a livello industriale per conservare i pregi, come l’elevato rapporto tra resistenza meccanica e peso e la lenta combustione in caso di incendio. Viene realizzato anche però per anche per migliorare alcuni svantaggi propri del legno massello.

La lavorazione del legno lamellare

La lavorazione avviene tramite incollaggio a pressione di un minimo di tre lamelle, o strati, di legno a fibre contrapposte, così da ottenere un prodotto finale più stabile e più elastico.

C’è una grande prima differenza fra il legno lamellare e il legno massello: il secondo è ricavato direttamente dalla lavorazione di un fusto legnoso; mentre il legno lamellare è un materiale strutturale prodotto industrialmente dal XX secolo, tipico della bioedilizia moderna in tutte le sue sfere d’applicazione. La preferenza nell’utilizzo rispetto al legno massello è data dalla minor presenza di difetti, quali fessurazioni e nodi, e dalla maggior possibilità di realizzare travi curve e geometrie complesse, dunque note di maggiori creatività e personalizzazione in fase di progettazione.

Tipo di lavorazione

Il suo utilizzo in una scala conferisce alla stessa elevate stabilità e capacità di carico in rapporto al peso da supportare.

Per la sua realizzazione vengono selezionate assi di legno grezze ottimizzando i tagli, così da evitare sprechi di materiale. Le assi devono essere stagionate adeguatamente, classificate come idonee per l’utilizzo strutturale e non presentare difetti. Verranno poi lavorate poi con precisione e accuratezza al fine di ottenere un elemento finale duraturo e robusto.

La tipologia di legno su cui ricade la scelta per la realizzazione dell’essenza deve andare a garantire determinate caratteristiche tecniche e, ecologicamente parlando, rispettare la natura. La materia prima può essere una tipologia di legno quali l’abete rosso, il larice, il rovere, il pino, l’iroko e il faggio, come nella scala del nostro post Instagram: https://www.instagram.com/p/COhx27qFM6P/.

Le travi lamellari si ottengono tramite incollatura industriale a caldo e sotto pressione di varie tavole, le lamelle appunto. Da qui si ottiene una struttura compatta in materiale composito, avendo eliminato quasi del tutto i difetti che possono trovarsi nelle travi massicce. Le travi così completate vengono disposte di fori e incavi per il fissaggio e trattate con prodotti protettivi, ignifughi e biocidi tramite piallatura e impregnazione.

I vantaggi delle strutture in legno lamellare

Le caratteristiche tecniche del lamellare possono variare a seconda della tipologia di legno impiegata nella realizzazione delle travi. In generale però questa applicazione consente:

  • Leggerezza del materiale, decisamente accentuata rispetto ad altri, quale ad esempio l’acciaio
  • Estrema e uniforme resistenza meccanica a flessione, trazione e compressione
  • Notevole resistenza statica, che nella scala equivale ad una notevole proprietà antisismica
  • Elevata resistenza a fattori esterni, ad intemperie, sbalzi termici, climatici e inquinanti
  • Naturale isolamento termico data la bassa dispersione di calore
  • Elevate versatilità e personalizzazione

Applicazioni e manutenzione

Oltre che nella bioedilizia, il legno lamellare viene applicato nelle ristrutturazioni e nella realizzazione di:

  • Scale, sia come struttura che come rivestimenti
  • Strutture leggere quali bungalow e tettoie
  • Coperture per diversi edifici
  • Case e ville a basso consumo energetico

Altro vantaggio è sicuramente l’aspetto della ”manutenzione zero” grazie anche all’avvento di nuove vernici e lacche adatte ad evitare il deperimento del legno.

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