Scala modello “Kate”
Modello “Kate” di Roversi Scale:
il colore della luce
Il progetto che mi è rimasto maggiormente nel cuore è la realizzazione della scala modello “Kate” a Roma.
Ero stato contattato dal progettista di una ristrutturazione, il quale aveva pensato per il suo cliente di inserire una scala particolare utilizzando stili e materiali diversi, ma non aveva ben chiaro come realizzarla, anche perché la scala doveva permettere alla luce di filtrare tra i gradini e illuminare la zona sottostante.
Le complicazioni erano diverse:
La scala si trovava al sesto piano di un palazzo di Roma, quindi si prospettavano già problemi di accesso ai locali con strutture di grandi dimensioni.
Il vano della scala si trovava proprio all’ingresso e l’apertura nel solaio si sviluppava a semicerchio, con due raggi di curvatura diversi fra loro, in più l’ultima parte della scala avrebbe dovuto passare nel locale destinato alla cucina attraversando una parete. Infine la soletta di ancoraggio si presentava del tutto fuori squadro.
Il rilievo è stato molto complesso, in quanto era necessario riportare con precisione millimetrica l’esatta posizione del foro rispetto alla soletta e rilevare quali fossero i raggi di curvatura senza punti di riferimento certi, non essendo possibile completare il muro della cucina prima del montaggio della scala.
L’idea del progettista era di realizzare le strutture portanti con materiali e dimensioni che richiamassero l’effetto della muratura e che poggiassero su una struttura a cubo realizzata col pavimento in parquet, di utilizzare gradini in vetro e la ringhiera in acciaio lucido.
Ho quindi iniziato lo studio su come accostare materiali per ottenere l’effetto voluto ed avere le caratteristiche strutturali necessarie ad una scala.
La soluzione scelta è stata quella di utilizzare delle strutture in metallo e rivestirle con pannellature flessibili in gesso da costruzione. Ciò ci avrebbe permesso di rendere la struttura leggera e simile alla muratura, consentendo però il fissaggio dei gradini su solide piastre strutturali.
Questo tipo di intervento ha richiesto, in prima battuta, la presenza in cantiere della mia squadra per il fissaggio delle strutture di sostegno e delle ringhiere. In un secondo momento sono intervenuti i gessisti per il rivestimento. Infine siamo tornati noi per l’installazione dei gradini e delle balaustre in piano.
Il problema dell’accesso all’appartamento, reso ancora più complesso a causa del peso delle strutture portanti, è stato risolto con l’utilizzo di una gru, già presente in cantiere, posizionata all’esterno dell’edificio con la quale sono state fatte entrare le strutture attraverso il balcone.
I gradini sono stati realizzati in cristallo stratificato e temperato e la ringhiera in acciaio inox lucidato. Un’ulteriore caratteristica di questa scala, che aiuta a dare conto della sua complessità, è che i gradini hanno ognuno una forma diversa dall’altro a causa della totale irregolarità dello sviluppo della scala stessa.
La parte terminale della scala è stata successivamente tamponata nella zona cucina con le stesse lastre di gesso ottenendo in tal modo la chiusura completa della scala.